Gesù ce lo aveva detto e non ci è mai più lecito volgere la testa dall’altra parte.
Oggi i poveri sono i profughi, ingiustamente costretti a lasciare la patria, a causa di una guerra crudele che papa Francesco chiama ‘pazzia’.
Per loro c’è stata una mobilitazione ammirevole che ha già raggiunto alcuni obiettivi: gli Alpini hanno recato sul posto, in Polonia, gli aiuti. Ora attendiamo tra noi dei profughi, ospitati grazie all’interessamento di varie sigle (SEAS in primis) e al fattivo intervento dell’ANA di Comelico Superiore che si sta recando in Polonia a prelevarne.
I ‘vecchi’ poveri non sono scomparsi, anche se sono diventati invisibili e non si parla di loro. Sono scomodi! La tradizionale offerta quaresimale di UN PANE PER AMOR DI DIO ci ricorda il bisogno di porgere loro la mano per soccorrerli in Africa, in Asia e in alcune parti dell’America Latina, facendo riferimento ai nostri missionari e volontari che operano sul posto.
La carità della PREGHIERA è urgente e possibile a tutti. Le Messe di ogni giorno, la pratica della Via Crucis e, nelle domeniche di Quaresima, il Vespero con adorazione (a Dosoledo, ore 17.00) ci offrono importanti momenti comunitari di preghiera.