Un saluto ai “FOCOLARINI” che partono
Per due mesi sono stati una presenza fedele, visibile soprattutto nelle Messe feriali nelle varie chiese. Sono i gruppi di Focolarini che a Dosoledo, si sono succeduti per due mesi, per turni di vacanze di 15 giorni per ogni gruppo. Sono stati ospitati in canonica e nell’appartamento che era di Emilio Zandonella, lui pure focolarino. La decisione di aprire la canonica di Dosoledo era stata presa a suo tempo dal parroco con il Consiglio parrocchiale, sentita la Curia di Belluno.
Ma chi sono i Focolarini che sono stati tra noi? Sono dei “consacrati laici”: ciò vuol dire che sono persone che fanno i voti dei religiosi (castità, povertà e obbedienza) e vivono in comunità, ma restano laici nel vestito e nell’esercitare la propria professione nel “mondo”, impegnandosi specialmente nella scuola, nei servizi sociali, ecc. E’ una nuova forma di vita religiosa, incoraggiata dal Concilio, che ha avuto una grande spinta da papa Wojtyla.
Nei 4 gruppi che si sono alternati in canonica c’è stato anche un prete, don Dionisio, una bella figura di anziano missionario che ha regalato serenità a quanti lo hanno avvicinato personalmente.
L’ultimo gruppo era formato dalla comunità femminile che vive in Ungheria.
Ma cosa hanno fatto tra noi? Perché ospitarli in parrocchia? Hanno “PREGATO”! Hanno vissuto la fraternità. Nessuno può quantificare il bene operato con la preghiera, però da credenti sappiamo che è stato un fatto prezioso avere tra noi qualcuno che, in tutta semplicità, in queste settimane ha pregato, individualmente e comunitariamente. Così la fraternità: non si vede, proprio come l’ossigeno che fa rende buona l’aria. E di questo li ringraziamo.
Da parte loro ringraziano calorosamente per l’accoglienza ricevuta, per la simpatia che è stata loro dimostrata e anche per l’ottima sistemazione in canonica.