Un pensiero ‘inquieto’ lasciatoci da papa Francesco:
“Vedendo come si susseguono nuove guerre, con la complicità, la tolleranza o l’indifferenza di altri Paesi, viene da pensare che la società mondiale stia perdendo il cuore. Basta guardare e ascoltare le donne anziane – delle varie parti in conflitto – che sono prigioniere di questi conflitti devastanti. E’ straziante vederle piangere i nipoti uccisi, o sentirle augurarsi la morte per aver perso la casa dove hanno sempre vissuto. Esse, che tante volte sono state modelli di forza e resistenza nel corso di vite difficili e sacrificate, ora che arrivano all’ultima tappa della loro esistenza, non ricevono una meritata pace, ma angoscia, paura e indignazione. Scaricare la colpa sugli altri non risolve questo dramma vergognoso. Veder piangere le nonne senza che questo risulti intollerabile è segno di un mondo senza cuore” (enciclica Dilexit nos, 2024)
….. e un pensiero sereno del parroco
“Questa – da anziano – è una bella età! Si è abbastanza deboli da aver bisogno di aiuto e abbastanza forti per saperlo accettare serenamente: è il pensiero con il quale ho accolto la parola del Vescovo che mercoledì scorso mi ha detto di rimanere qui come parroco, continuando e intensificando la collaborazione con gli altri preti del Comelico. Lo faccio con gratitudine, confidando però molto sull’aiuto di tanti” (d. Luigi)