SIGNORE PERDONAMI. E PERDONACI!

Pubblicato giorno 25 agosto 2024 - Senza categoria

Ogni volta che mi accosto a Dio ho bisogno di domandare perdono e di ripetere con convinzione il mio personalissimo “Signore, non sono degno”.

Dopo devo domandare perdono anche per le colpe collettive che ci riguardano tutti e che si configurano come veri peccati sociali e che non mi è lecito dimenticare in nome della comune umanità che lega gli uni agli altri.

“Signore, perdonaci, se abbiamo girato la testa dall’altra parte per non considerare la pena disumana sofferta dai carcerati in questa estate infuocata. Non abbiamo voluto fare nulla per loro. Solo promesse e parole insieme a qualche espressione di condanna.

Perdonaci per aver dimenticato la fatica quotidiana di famiglie che assistono congiunti disabili, ammalati con disagio mentale, anziani invalidi. Per loro non ci sono vacanze. Poi quando non ce la fanno più e succedono tragedie, come accaduto ripetutamente nel caldo dell’estate, sollecitati dall’insistenza morbosa della TV siamo capaci di inorridire e condannare.

Perdonaci se ci siamo stancati di ascoltare ogni giorno la litania di dolore proveniente da Gaza: oggi 40 morti su una scuola bombardata, ieri 30 morti nell’ospedale distrutto, domani saranno forse 70 morti nel campo profughi …. E noi pigramente a ripetere che Israele ha pur diritto a difendersi!

Perdonaci se dopo aver seguito con umanissima compassione la vicenda di ricchi inglesi affondati nei nostri mari sulla loro bellissima imbarcazione, per tutti gli altri naufraghi, anche di questi giorni, non abbiamo avuto né una parola, né un sentimento, né una preghiera, né un ricordo.”