L’apostolo Tommaso aveva un fratello gemello, rimasto senza nome: “Sono io; è ciascuno di noi nel momento dell’incredulità, del dubbio, della ricerca e anche della scoperta.” Dio ci vuole certamente santi – ha detto pochi giorni fa papa Francesco – ma santi intelligenti, che usano il cervello, che pensano, interrogano, vanno in cerca di prove.
Non abbiamo paura del dubbio se diventa la molla per farci domande, perché proprio allora Dio ci viene incontro. Temiamo invece la rinuncia a pensare per fare come fanno tutti, per ripetere quello che dicono tutti, per stare con la maggioranza che forse ha chiuso con la fede o almeno con la Chiesa.
Tommaso ha dubitato, ha voluto essere sicuro, ha dovuto fare lui la strada per riconoscere il Risorto. Gli altri apostoli per la verità lo hanno aiutato.
Guardandoci attorno scopriremo pure noi degli amici che saranno importanti per il nostro cammino di fede.