A volte definiamo “intelligenza acuta” quello che è solo pensiero cinico. Chiamiamo forte e “persona di carattere”, chi è solo prepotente e perciò alza la voce, anche perché è privo di argomenti. Reputiamo intelligente chi pensa male della realtà, chi vede il marcio prima degli altri, mentre chi ne pensa bene e interpreta in bene le azioni del prossimo è semplicemente un ingenuo, un sempliciotto. Moravia (lo hanno dato anche agli esami di maturità, mettendolo al di sopra di Manzoni o don Milani!) la pensa così. Così Sartre e tanti altri intellettuali. Loro sì sono lucidi, vedono il male prima di noi comuni mortali e sono obbligati a mostrarcelo in tutti i suoi aspetti; devono svegliare e scuotere i creduloni, liberandoli dal torpore del buonismo. Pure giornalisti di grido, autori di inchieste, la pensano nello stesso modo, ma preoccupa il fatto che questo sia diventato il senso comune di oggi, che sta intossicando il sentire comune molto incline a pensare ai complotti. Risultato: la realtà non avrebbe nulla da dirci, con gli altri regna l’incomunicabilità, non ci si può fidare di nessuno e l’amore non esiste. Sono fermamente convinto che questi pensieri cupi e deprimenti possano essere scardinati solo dall’amore vero, quello concreto che si ferma con i bambini, che ascolta gli anziani, che si mette a servizio degli altri, sapendo che ci saranno anche un po’ di fatica e di sofferenza. Anche il contatto con la natura fa molto bene e perfino stare con gli animali può aiutare a sentire che la realtà è buona, anche se ci sono le ombre.
CURA DISINTOSSICANTE
Pubblicato giorno 2 luglio 2023 - Senza categoria